La Repubblica Araba d'Egitto
La
Repubblica Araba d'Egitto (arabo: Jumhūriyya Misr
al-‘Arabiyya, جمهوريّة مصر العربيّة, dove con Misr,
مصر, s'intende l'Egitto) è una vasta nazione
dell'Africa nordorientale. Include la Penisola del
Sinai, il che rende l'Egitto un paese che fa parte
anche dell'Asia. La principale parte abitata del
paese si estende ai lati del fiume Nilo. Vaste aree
dell'Egitto sono coperte dalle sabbie del Sahara e
sono disabitate. La capitale è Il Cairo (القاهرة). Misr, il nome arabo e ufficiale del moderno Egitto,
è una parola di origine semitica, affine all'ebraico
מִצְרַיִם Mitzráyim che significa "i due stretti".
L'antico nome del paese, kemet, o "terra nera", è
dovuto al fertile terreno nero depositato dalle
piene del Nilo, distinto dalla "terra rossa", il
deserto (deshret). Il nome è diventato keme in una
fase successiva del Copto. Il nome italiano Egitto
deriva dalla parola latina Aegyptus che a sua volta
viene dal greco Αίγυπτος, Aiguptos. Il nome greco
potrebbe ancora essere una derivazione dall'egiziano
antico Hwt k3 Pth, "casa del Ka di Ptah", nome di un
tempio del dio Ptah a Menphi. Nel periodo egizio il
termine più usato, soprattutto nelle titolature
ufficiali, fu t3wy traducibile come Le Due Terre,
termine indicante l'unione del Basso e dell'Alto
Egitto.
La storia dell'Egitto viene fatta iniziare con
l'unione di Alto e Basso Egitto da parte di Narmer,
primo sovrano della I dinastia, intorno al 3200 AC
anche se questi eventi vennero preceduti da una fase
urbana preparatoria durata alcuni secoli. Attraverso
momenti imperiali ed altri di profonda anarchia
l'Egitto mantenne la sua indipendenza fino alla metà
del I millennio AC quando cadde sotto il controllo
persiano. Conquistato da Alessandro di Macedonia nel
IV secolo AC rimase sotto il controllo dei suoi
successori, Tolomei, fino alla conquista romana.
Alla divisione dell'impero romano l'Egitto divenne
parte dell'impero d'oriente. Nel VII secolo d.C. fu
conquistato dagli Arabi che resero il paese una
provincia ( wilāya) del loro califfato. Una prima
autonomia il paese la riguadagnò coi Tulunidi e,
dopo la riconquista abbaside che affidarono l'Egitto
agli Ikshididi, il paese fu conquistato nel X secolo
dagli sciiti Fatimidi. Saladino e la dinastia da lui
fondata degli Ayyubidi posero sotto il proprio
controllo l'Egitto, la Siria e lo Yemen e,
successivamente, fu la volta dei mamelucchi turchi e
circassi e, infine, degli Ottomani che presero il
potere nel XVI secolo (1517) nella Campagna militare
voluta dal Sultano Selim I Yavuz che, tuttavia,
mantenenne come suoi "feudatari" gli sconfitti
Mamelucchi. Dai primi del XIX secolo l'Egitto fu
tenuto con saldo e innovatore polso da Mehmet Ali
Paşa che avviò una dinastia vicereale (khediviale),
formalmente ossequiente nei confronti della Sublime
Porta (Istanbul) ma sostanzialmente del tutto
autonoma. Nel 1881, sfruttando l'estrema debolezza
del dominio turco e giustificando il tutto con la
necessità di proteggere gli investimenti europei
nella zona del Canale di Suez, la Gran Bretagna e la
Francia obbligarono l'Egitto a nominare due loro
esperti alla guida dei dicasteri delle Finanze e dei
Lavori Pubblici. Più tardi Londra occupò l'Egitto
reggendolo fino al 1922, senza definirne uno status
giuridico preciso e indicandolo come un semplice
possedimento della Corona. Il 28 febbraio 1922 venne
riconosciuta una formale indipendenza, sotto la
veste istituzionale monarchica, pur perdurando, di
fatto, l'occupazione militare britannica. Questo
stato di cose proseguì fino al 1952 quando un colpo
di Stato dei Liberi Ufficiali del gen. Muhammad
Neghib e del col. Gamāl ‘Abd al-Nāser proclamò la
repubblica, deponendo la dinastia fondata da Mehmet
Alì e imponendo pochi anni dopo il definitivo ritiro
delle truppe britanniche dalla zona del Canale e
dalle basi militari che ancora gestiva. Il 29
ottobre 1956 infatti, a seguito della
nazionalizzazione della Compagnia del Canale di
Suez, truppe britanniche e francesi occuparono la
zona del Canale ma i combattimenti furono arrestati
dalla reazione dell'URSS e degli USA. L'intero
Egitto fu cos affidato alla nuova classe dirigente
espressa dai "Liberi Ufficiali". Il successivo
mancato finanziamento del progetto dell'Alta Diga di
Aswān da parte della Banca Mondiale fu una delle
cause dell'avvicinamento dell'Egitto, governato da
Gamāl ‘Abd al-Nāser, all'URSS.
Guerre arabo-israeliane. Nella seconda metà del XX
secolo l'Egitto intraprese tre guerre contro lo
Stato d'Israele, avendo come alleati prima Siria e
Giordania, poi solamente la Siria. Il primo scontro
avvenne nel 1948 al momento della costituzione dello
stato d'Israele e si risolse in una sconfitta per i
paesi arabi.
Il secondo confronto avvenne nel 1967 (guerra dei
sei giorni) ed ancora una volta Israele occupò la
penisola del Sinai di cui mantenne il controllo fino
al terzo scontro nel 1973 (guerra del Kippur). A
quest'ultimo scontro seguirono trattative che
permisero, nel 1975, la riapertura del Canale di
Suez, bloccato dal 1967 e poi nel 1979 la firma del
trattato di pace tra Egitto ed Israele, trattato di
Camp David.
L' Egitto è una repubblica
araba che si autodefinisce socialista, di tipo
presidenziale (il presidente detiene anche il potere
esecutivo). Sia sul piano della politica interna, in
particolare per quanto concerne l'assetto economico,
sia su quello della politica esterna, l'Egitto ha
assunto, negli ultimi decenni, posizioni molto
variegate e non sempre coerenti. La lingua parlata
nell'antichità, in Egitto, detta egiziano o egizio,
costituisce un gruppo linguistico a se stante
all'interno della famiglia di lingue
camito-semitiche. Attualmente si ritiene che tale
lingua si sia sviluppata in loco. L'egizio ha
posseduto, quasi fin dalla comparsa di documenti
scritti, due forme grafiche: il geroglifico usato
principalmente nelle incisioni e lo ieratico, più
adatto alla scrittura con pennello e inchiostro. I
due sistemi erano comunque solo forme grafiche
differenti in quanto ogni glifo possedeva il suo
equivalente segno ieratico. Intorno al I millennio
AC entrò in uso una forma semplificata dello
ieratico: il demotico. Dalla fusione di quest'ultima
forma grafica con le influenze greche ebbe origine
il copto. Con l'invasione araba tutte queste lingue
e forme grafiche furono soppiantate appunto
dall'arabo. La conoscenza del copto fu salvata
grazie all'azione di alcuni linguisti europei del
XVI secolo mentre la decifrazione della scrittura
geroglifica e ieratica fu opera di Jean-François
Champollion nel 1822 grazie alla scoperta di un
testo trilingue: geroglifico, demotico, greco (stele
di Rosetta).
Oltre al dialetto arabo egiziano (e al copto,
reintrodotto, a quanto sembra, in alcuni villaggi a
maggioranza cristiana), in Egitto sono parlate anche
due lingue camitiche (berbero e begia) e una
nilotica (nubiano).
Il berbero è parlato dai circa 15.000 abitanti delle
oasi di Siwa, e di Gara, nel deserto orientale quasi
ai confini della Libia.
Il begia o tu bedawi, del gruppo cuscitico, è oggi
parlato nell'estremo sud, tra la valle del Nilo e il
Mar Rosso. Mancano statistiche precise sul numero
dei parlanti.
Nel 1970 si calcolava che vi fossero 170.000
parlanti nubiano, nel sud del paese.
Oltre all'Islam la Chiesa
ortodossa copta (monofisita) è la più importante e
rilevante minoranza cristiana del paese, e il
Patriarcato di Alessandria è una delle più antiche e
storicamente importanti sedi apostoliche. La Chiesa
che ha il maggior numero di fedeli è la Chiesa
Copta.
Egitto (ET) - Africa/Asia
|
Capitale: IL CAIRO
Popolazione: 68.648.000
Superfice: 1.001.449 Kmq
Religioni: Islamica sunnita (giorno
festivo venerdì) con una minoranza copta
(dal 10 al 15%)
Lingue utilizzate: Arabo. La lingua
veicolare più diffusa è l'Inglese, seguita
dal Francese. L'Italiano è molto parlato
nella zona di Sharm-el-Sheikh
Moneta: Lira egiziana (Egyptian
Pound). Il cambio è stato recentemente
liberalizzato, un euro vale circa 6,73 Lire
egiziane.
Prefisso dall’Italia: 0020
Prefisso per l’Italia: 0039
Fuso orario: GMT+2
IL CAIRO - Ambasciata d'Italia
Indirizzo: Shara Abdel Rahman Fahmi, 15 -
Garden City
T.00202 7943194/5
F.7940657
www.ambilcairo.esteri.it
ambasciata.cairo@esteri.it |
EGITTO
IN CIFRE
Nome completo del paese: Repubblica araba
d'Egitto.
Capitale: Il Cairo (15.892.400 abitanti
nell'area metropolitana).
Superficie: 1.001.4490 kmq.
Popolazione: 68.648.000 abitanti (tasso di
crescita demografica 1,88%).
Densità di popolazione: 53 ab./kmq (Il Cairo
50.000-110.000 ab./kmq).
Popoli: 99% egiziani, berberi, beduini, 1%
nubiani, greci, armeni, italiani, francesi.
Lingua: arabo (lingua nazionale), Arabo. La
lingua veicolare più diffusa è l'Inglese, seguita
dal Francese. L'Italiano è molto parlato nella zona
di Sharm-el-Sheikh.
Religione: 94% musulmana sunnita, 6%
cristiana (principalmente copta).
Ordinamento dello stato: repubblica
presidenziale.
PROFILO ECONOMICO
PIL: 268 miliardi di dollari.
PIL pro capite: 3.900 dollari.
Tasso annuale di crescita: 1,7%
Inflazione: 4,3%.
Settori/prodotti principali: prodotti
tessili, industria alimentare, edilizia, metalli,
turismo, prodotti chimici, idrocarburi, petrolio
greggio e prodotti petroliferi, cotone, riso,
cereali, frumento, fagioli, frutta, verdura,
bestiame (bufali, pecore, capre).
Partner economici: Italia, Germania, Regno
Unito, Francia, USA, Medio Oriente, Paesi arabi.
POPOLAZIONE
La popolazione egiziana, in forte crescita a causa
di un'altissima natalità, oltre che in un gran
numero di villaggi risulta concentrata (40%) nelle
grandi città come Il Cairo che ha ormai superato i
15 milioni di abitanti. Più della metà degli
egiziani ha meno di 20 anni e più di un terzo è
sotto i 12. La popolazione è composta
prevalentemente da egiziani, suddivisi in fellahin,
che lavorano la terra ed abitano in villaggi e dai
cittadini ovviamente concentrati nei grandi centri
urbani quali Il Cairo, Alessandrai, Porto Said,
Giza, Suez. Ci sono poi i beduini che costituiscono
la grande maggioranza degli oltre 200.000 abitanti
della penisola del Sinai ed i Nubiani che si trovano
nel sud del Paese. I primi, chiamati " i nomadi del
deserto", sono di origine araba o africana e
alternano la lavorazione della terra all'allevamento
di capre, montoni e dromedari. I secondi, dai
lineamenti dolci e dalla pelle più scura
(considerati per questo i belli del Paese), sono
originari della Nubia ed oggi abitano
prevalentemenrte ad Assuan e dintorni. Infine ci
sono i berberi dell'Oasi di Siwa e bisharin, nomadi
del sud-est del Paese. I copti occupano posti
importanti nel commercio, nella medicina, nelle arti
e nell'amministrazione; gruppi di europei, siriani,
armeni, turchi, indiani hanno bassa consistenza
numerica ma sono importanti per la vita economica
del Paese.
CLIMA
Il clima dell'Egitto è caldo e secco durante gran
parte dell'anno. Nei mesi invernali la temperatura
media arriva ai 20°C sulla costa del Mediterraneo e
fino a 26°C ad Assuan, mentre le massime raggiungono
rispettivamente 31°C e 50°C. La temperatura notturna
invernale non scende sotto gli 8°C, ma per gli
egiziani è veramente molto bassa. Il clima più
piovoso è quello di Alessandria che riceve 19 mm di
pioggia ogni anno, mentre quello di Assuan, con i
suoi 2 mm annuali, è quasi completamente asciutto.
Tra marzo e aprile dal Deserto Occidentale soffia il
vento khamsin. |