Ambiente in Egitto
La superficie dell'Egitto, a
forma di quadrato irregolare, occupa un'area di
oltre 1.000.000 di kmq nell'angolo nord-orientale
dell'Africa. Più del 90% del paese è costituito da
deserto arido e inospitale e ciò ha spinto il 99%
della popolazione a pigiarsi nel 3% appena del
territorio, la fertile Valle del Nilo e il suo
delta.
L'Egitto confina a ovest con la Libia, a sud con il
Sudan, a nord con il Mare Mediterraneo e a est con
il Mar Rosso e lo Stato d'Israele. Al di là del
Canale di Suez, si trova la regione orientale del
Sinai che sale verso le cime del Gebel Katherina
(che, con i suoi 2642 m, è la montagna più alta
dell'Egitto) e del monte Sinai. La lunga costa
egiziana del Mediterraneo è delimitata da
innumerevoli spiagge di sabbia bianca, su alcune
delle quali sono sorti dei villaggi turistici, ma
gran parte di esse è rimasta isolata e
incontaminata. A nord del Cairo il Nilo si divide in
una serie di affluenti che sfociano nel
Mediterraneo.
Quasi tutti gli animali adorati un tempo dagli
antichi Egizi sono ormai estinti nel paese. Non ci
sono più i leopardi, i ghepardi, gli orici e le iene
e sopravvivono solo due dei tre tipi di gazzella
originari. Nel paese si trovano molte specie di
roditori e di pipistrelli, ma in realtà la fauna
egiziana che s'incontra comunemente si riduce a
cammelli addomesticati e asini. Si contano circa 430
specie di uccelli, alcune delle quali nidificano in
Egitto, ma per la maggior parte si tratta di
uccelli, si dice fino a due milioni, che passano
sopra l'Egitto nel corso delle migrazioni annuali
dall'Europa verso l'Africa meridionale. Anche i
serpenti sono numerosi: ve ne sono di 34 specie, la
più conosciuta delle quali è il cobra. Gli scorpioni
sono diffusi in tutto il paese, ma essendo animali
notturni si fanno vedere solo raramente. Nel Mar
Rosso vivono lo squalo, la pastinaca comune, la
tartaruga, il delfino, il corallo dai mille colori,
la spugna, la stella di mare e molluschi di vario
tipo.
Il clima dell'Egitto è caldo e secco durante gran
parte dell'anno. Nei mesi invernali, dicembre,
gennaio e febbraio, la temperatura media arriva ai
20°C sulla costa del Mediterraneo e fino a 26°C ad
Assuan, mentre le massime raggiungono
rispettivamente 31°C e 50°C. La temperatura notturna
invernale non scende sotto gli 8°C, ma per gli
egiziani è veramente molto bassa. Il clima più
piovoso è quello di Alessandria che riceve 19 cm di
pioggia ogni anno, mentre quello di Assuan, con i
suoi 2 mm annuali, è quasi completamente asciutto.
Tra marzo e aprile dal Deserto Occidentale soffia il
khamsin, un vento che può arrivare a 150 km l'ora.
Da millenni la comprensione e
la cura dell’ambiente hanno caratterizzato l’Egitto,
come dimostrano le iscrizioni sugli antichi templi
(ad esempio quello della regina Hatshepsut nel
periodo antico, 1540 a.C.). Sopravvivono ancora oggi
alcune forme tradizionali di salvaguardia; diverse
aree erano considerate sacre dalla legge
tradizionale delle comunità beduine locali, come il
Monte Sinai, dove la popolazione ha istituito
divieti permanenti di caccia. A Gebel Elba, le
comunità nomadi continuano ad imporre restrizioni
sull’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali,
tramite dettami tribali e religiosi.
La prima legge sulla conservazione della natura
apparve nel 1900, con l’istituzione della riserva di
caccia reale a Wadi Rishrash.
Oggi, la EEAA (Egyptian Environmental Affairs Agency
– Agenzia Egiziana per l’Ambiente), istituita dal
Decreto Nr. 631 del 1982, è il principale soggetto
amministrativo responsabile della conservazione e
della protezione della natura. Nel 1979, è stato
istituito il Servizio Faunistico Egiziano (Egyptian
Wildlife Service -EWS), sotto il controllo del
Ministero dell’Agricoltura, che ha mansioni
amministrative sui protettorati naturali e per
quanto riguarda la ricerca sulla fauna.
Ogni area protetta è amministrata da un Ente, i cui
membri sono rappresentanti della EEAA, EWS, del
Governatorato o di altre cariche pubbliche. |