Il Cairo
Il
Cairo è la capitale e la più popolosa città
dell'Egitto, grazie a una popolazione stimata di 15
milioni di persone. È anche la più grande città
dell'intera Africa e del Vicino Oriente e
attualmente è la tredicesima metropoli in ordine di
popolazione al mondo. Nonostante al-Qāhirah sia il
nome ufficiale della città, Il Cairo viene chiamata
semplicemente con il nome Egitto, Misr pronunciato
Masr in dialetto locale. Il nome al-Qahirah
significa La soggiogatrice. Questo nome è stato dato
alla città (al-madìnat al-qàhira, "la città
soggiogatrice" ) dai Fatimidi che, dopo avere
espulso la dinastia ikhshidide, la fondarono a
immediato ridosso dei precedenti insediamenti arabi
di Fustàt (epoca del califfato "ortodosso"), di
al-‘Askar (età abbaside) e di al-Qatà’i‘ (età
tulunide), con l'auspicio che la nuova dinastia che
la scelse per capitale potesse assoggettare il mondo
islamico e restaurare a proprio vantaggio il
califfato che essa riteneva usurpato dagli Abbasidi.
Non fu l'ultima dinastia a insediarsi in questa
città, perché essa divenne capitale degli Ayyubidi e
dei Mamelucchi, cadendo infine sotto il controllo
degli Ottomani che peraltro vi mantennero a lungo,
come vassalli, gli sconfitti Mamelucchi. Dopo la
spedizione di Napoleone I in Egitto e in Vicino
Oriente il Paese fu affidato dagli Ottomani a un
khedivè (una sorta di vicerè), nella persona di
Mehmet Ali, il cui ultimo discendente Fārūq fu
deposto dal colpo di Stato dei Liberi Ufficiali di
Muhammad Nagīb e di Gamāl ‘Abd al-Nāsir.
Il Cairo si estende lungo le due rive del fiume Nilo
a distanza di venticinque chilometri dal delta del
fiume. La città, nella sua parte vecchia e nuova è
formata da 24 zone, che possono definirsi quartieri,
comprensive dei comuni della provincia di Giza,
piana delle piramidi compresa.
La zona di Al Azbikya costituisce il fulcro
dell’attività amministrativa della capitale, anche
se alberghi, ministeri ed infrastrutture si
estendono soprattutto nella parte nuova della città.
Nella zona orientale invece, si trovano gli antichi
quartieri, con stradine caratteristiche fatte di
cunicoli e vecchi edifici. Il Cairo nella sua zona
industriale è un centro che negli anni si è
specializzato nelle lavorazioni siderurgiche, le cui
materie prime sono importate prevalentemente da
Assuan e poi lavorate per essere esportate nel resto
del mondo. Non trascurabile è la lavorazione della
gomma e quella delle stoffe. Questo aspetto, per
niente trascurabile, ha permesso una grande
espansione demografica, annoverando la città stessa
tra quelle più popolose. Intorno agli stabilimenti
si sono sviluppati quartieri di fascia medio alta,
quindi il livello di civilizzazione, inteso quale
livellamento agli standard medio borghesi è salito
in maniera considerevole. Numerosi spazi verdi sono
comunque restati incontaminati, in particolare nei
quartieri orientali di al Darb ed al Ahmar. Il Cairo
è in continua crescita, ed il fabbisogno di
collegamenti stradali e ferroviari è molto elevato.
Molteplici sono le arterie nate per sopperire a
quest’esigenza che negli anni è cresciuta
considerevolmente. Due ferrovie, oltre alle varie
strade, collegano i quartieri di Hilwan ed
Helyopolis con il centro de Il Cairo, che dispone
oltretutto di due aeroporti internazionali e di
altri due per i voli nazionali.
Il
Museo Egizio, la Chiesa di al-Mu’Allaqa, il museo
copto, le rovine dell’antico forte romano di
Babilonia, la Chiesa di San Sergio. Tutte le vie de
Il Cairo sono dense di storia; basta passeggiare
negli antichi quartieri per trovare disseminate
molte moschee, ricordiamo quella di al Azhar, quella
di Hakim, e la celebre moschea di Hasan, ricordo
dell’epoca dei Mamelucchi, seguita da quella di al
Barquqiyya e da innumerevoli altre, la cui
conservazione non è però ottima. Scendendo lungo le
antiche mura si può visitare una necropoli antica,
ben conservata e tutt’altro che fatiscente come
quella dei Mamelucchi. Impossibile elencare qui ogni
angolo de Il Cairo, perché basta assoldare una guida
locale per scoprire che ogni pietra che compone gli
edifici della antica Capitale ha una propria storia,
e i quartieri nascondono come antichi scrigni nelle
piramidi monumenti indescrivibili; altrettanto
impossibile è descrivere la magnificenza della
Moschea di Ibn Tulun, costruita nell’877, mai
restaurata, eppure in ottimo stato di conservazione.
I piatti locali sono ricchi di essenze,
orientaleggianti e tanto differenti da quelle che
usiamo abitualmente. La ragione di questo risiede
nel fatto che in Egitto è antica tradizione,
tramandata e consolidatasi negli anni, l’uso di
variegate spezie in cucina. Una specialità egizia è
il piccione, preparato in tanti modi, e accompagnato
dalla zuppa di erbe: la moulokheya. Caratteristici
un po’ in tutto l’Egitto i piatti a base di pesce,
accompagnati da legumi, mais e verdure servite in
ogni foggia.
Il Cairo di Notte |
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